Titolo: “Il collezionista di ricordi”
Autore: Elisa Crescenzi
Genere: Romance
Editore: Self publishing
Pagine: 350
Trama:
Micol ha quindici anni quando è costretta a dire addio al ragazzo che le è sempre stato accanto, l’unico al quale ha concesso il suo cuore. Altrettanti sono gli inverni trascorsi dal loro ultimo bacio. Le strade di Firenze hanno smesso di emozionarla come un tempo, ma lei non ha rinnegato un solo giorno i suoi sentimenti per Bart.
È una giovane di trent’anni e si sente realizzata: è diventata psicologa, ha aperto uno studio e, nonostante non sia riuscita a dimenticare Bart, ha imparato a razionalizzare la sua mancanza. Almeno fino a quando una spiacevole perdita non costringe Bartholomew a fare ritorno a casa. Micol è pronta a rivederlo, tuttavia non si aspetta di scontrarsi con un muro di rabbia. Dovrebbe tenersi a debita distanza, lasciarlo partire di nuovo, invece si ritrova ancora una volta impigliata in una rete fitta di sentimenti.
Quindici anni dovrebbero bastare a dimenticare, eppure le loro anime sembrano suonare ancora la stessa melodia.
Bartholomew ha quindici anni quando riempie la sua valigia di vestiti, rabbia e rancore. La Julliard è pronta ad accoglierlo, anche se lui non è pronto ad abbandonare Firenze. Poi il suo cuore si spezza: Micol, la sua migliore amica, lo lascia partire con una menzogna.
A tenere insieme i cocci malandati del suo cuore ci pensa la musica. Bart diventa un pianista prodigioso e conteso, la sua vita riprende a scorrere e il suo letto si riempie di donne prive d’importanza quasi ogni notte.
All’improvviso, però, è costretto dagli eventi a tornare a casa. Due giorni, solo due giorni: quello è il tempo che Bart giura di concedere a Firenze.
Micol tuttavia è lì, a un soffio da lui, con una collezione di ricordi a non lasciargli tregua e sentimenti dilanianti a condannarlo
Recensione:
Siete inguardabili romantici? Questo è il romanzo che fa per voi. Una storia d’amore per chi all’amore crede davvero. Quello dei Baci Perugina e delle lacrime sotto la pioggia. Il primo amore dell’adolescenza, che ti si attacca all’anima e riaffiora di continuo anche se provi a cancellarlo. L’amore disperato, pazzo e irrazionale. Addirittura spropositato come lo definisce la stessa autrice. I protagonisti del romanzo sono fatti della stessa sostanza di cui è fatto il tormento. Durante i quindici lunghi anni in cui sono stati separati, i due ragazzi hanno vicendevolmente covato un sentimento cupo, a tratti rancoroso, ma quando Bart (bello e dannano) farà rientro a Firenze e rivedrà Micol, il confine tra odio e amore si farà sempre più sottile.
In questo libro Elisa riesce a tenere il lettore in sospeso fino all’ultima pagina, in un crescendo di pathos (preparate i fazzoletti), sempre più incalzante. La trama è semplice perché il valore del racconto sta nelle emozioni, che sono tante e forti. Un romanzo unico nel suo genere, da leggere con il cuore e la mente aperti, che personalmente ho trovato originale e molto ben scritto.
5🐍/🐍🐍🐍🐍🐍