Se la primavera porta con sé un senso di rinascita, l’autunno a rigor di logica stagionale, dovrebbe ispirare malinconia e decadenza. Eppure, soprattutto ultimamente, tutti lo amano.
Fenomeno piuttosto strano se si pensa che siamo il paese del sole per eccellenza. Che fine ha fatto il sapore delle “Notti magiche”? e dire che abbiamo anche vinto gli europei di calcio!
Sarà colpa del cambiamento climatico? Della globalizzazione? Di Big Pharma? O forse di Renzi?
In ogni caso, le bacheche dei social oggi si sono riempite di foglie morte, zucche, e tazze fumanti, in un tripudio di collettivo entusiasmo per l’avvento della stagione fredda.
La chiave di lettura della felicità autunnale credo sia da ritrovarsi non solo nell’eccitazione da nuovo inizio (lo faccio a Settembre!), quanto in un cambiamento generale delle abitudini. Siamo più social e meno socievoli. Soprattutto dopo la pandemia. Il divano, la coperta e Netflix sono diventati un rifugio sicuro. Rintanarsi in casa a riparo dalle intemperie è un po’ un volersi proteggere. Perché la vita, vera, fa sempre più paura. L’estate, di fatto, è caotica, luminosa e sovra esposta. Mentre le stagioni fredde hanno una dimensione più umana, perché i difetti si nascondono sotto i maglioni e anche se non viaggi e non ti fai fotografare in location sempre diverse, va bene così.
Tanti diranno “A me l’autunno piace e basta”, ed io sono tra questi, in primis perché odio il caldo e amo la pioggia, poi perché qui in Piemonte l’estate è un inferno dantesco fatto di umidità e zanzare. Altri invece sosterranno che, no, “Che palle l’autunno! Viva l’estate e le infradito!” (Dio mio LE INFRADITO! Nda).
Le stagioni non mettono d’accordo nessuno ma la fall-obsession è indiscutibilmente un nuovo trend.