Negli ultimi anni stiamo assistendo a una progressiva regressione in materia di interruzione di gravidanza. In alcune regioni d’Italia il numero di medici obiettori è diventato tale da impedire alle donne di abortire, per non parlare degli stati esteri come Ungheria, Polonia e da poco anche il Texas, paesi in cui ormai l’aborto è praticamente illegale.
Ovviamente l’interruzione di gravidanza non è (e non deve essere) un metodo di controllo delle nascite, visto anche la disponibilità odierna e l’efficacia di diversi metodi contraccettivi.
Quanto costa la pillola anticoncezionale?
In Italia la contraccezione è un lusso, le pillole mutuabili attualmente sono solamente otto, e non è detto che siano adatte a tutte. Quelle a pagamento hanno un prezzo che oscilla tra i dieci e i venti euro. Costi che per alcune donne diventano insostenibili. Ad aggravare la situazione, non solo la scarsa propensione degli uomini a usare il preservativo (secondo alcune statistiche solo il 70% degli intervistati dichiara di utilizzarlo), ma anche la difficile reperibilità della pillola del giorno dopo.
L’insieme di questi fattori mette inevitabilmente molte donne nella condizione di dover abortire.
In questi giorni la Francia ha esteso la contraccezione gratuita alle donne fino a venticinque anni, e in diversi altri paesi europei pillole e contraccettivi sono sovvenzionati dallo stato.
L’Italia, come troppo spesso accade, rimane fanalino di coda. Di contraccezione non si parla, abortire spesso non si può e le donne devono arrangiarsi.
“Arrangiarsi” però in materia ginecologica è altamente rischioso. Le politiche oscurantiste stanno riportando agli aborti clandestini, che possono provocare infezioni e emorragie, mettendo a rischio vita e salute.
Sarebbe ottimo quindi prendere esempio dalla Francia, che con queste agevolazioni, in pochi anni ha abbassato la percentuale nazionale di aborti dal 9,5 al 6%.
Tutte le donne devono avere diritto di vivere la propria vita sessuale consapevolmente e in sicurezza.
Standing ovation. Un forte passo indietro, altro che