Per tutti arriva un momento nella vita, in cui si cercano delle risposte.
Quasi sempre questo momento corrisponde ad una crisi, più o meno profonda.
Sono attimi di vita in cui, se trovi le risposte giuste, hai la possibilità di elevarti verso l’alto. Mentre se trovi quelle sbagliate o semplicemente incappi in persone o situazioni negative, cadere verso un vortice buio è questione di poco.
Nei miei peggiori momenti di crisi, anche attraverso la psicanalisi, ho avuto la fortuna di “incontrare” il mio maestro: Carl Gustav Jung, di cui oggi ricorre l’anniversario della nascita.
Grazie a lui ho trovato la spiegazione al cruccio che mi affliggeva da sempre. L’ombra, il lato oscuro.
Tutti noi abbiamo dei difetti, delle mancanze, dei tratti della nostra personalità che non ci piacciono o ci fanno addirittura paura. Li viviamo con vergogna e sensi di colpa, e cerchiamo di nasconderli. Così facendo però, paradossalmente, manteniamo l’Ombra in una dimensione inconscia, e in conseguenza lei cresce, si amplia, diventa vorace e acquista potere. L’ombra, se rimane isolata dalla totalità della persona, porta progressivamente ad una destrutturazione della stessa.
Per questo coloro che cercano di dare un apparenza “perfetta” di se, sono elementi da cui diffidare. Perché più grande è la luce più grande è l’ombra.
“Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino.”
Quello che occorre è un compromesso. Scendere a patti con il lato “sbagliato” di noi stessi. Perché è proprio lì che risiede la nostra più grande forza.
“ Non c’è presa di coscienza senza sofferenza. In tutto il mondo la gente arriva ai limiti dell’assurdo per evitare di confrontarsi con la propria anima. Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore. Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.”
Venire a patti con l’ombra è un percorso difficile, duro, doloroso. Di quelli da lacrime a sangue.
Tuttavia è necessario, per superare i momenti di crisi, per vivere bene e perché no? Realizzare tutti i nostri sogni.
“In ultima “analisi contiamo solo in virtù dell’essenza che incarniamo, se non la realizziamo, la vita è sprecata”
Vorrei sapere da che libro è stata presa questa bellissima frase (su cui concordo): “non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore.” Su internet è riportata come fra di Jung, ma se è vero ci sarà un libro dove è scritta. Lei lo sa? Grazie molte
Fiore
Ciao! Ti direi “L’uomo e i suoi simboli”, ma non ne sono del tutto certa 🤷🏼♀️😊