… il Suo potere è aprire
la sua promessa non può mai venire meno

Lei risveglia tutti i semi dormienti,
L’arcobaleno è il suo simbolo,
Adesso il potere dell’inverno ha ceduto il passo,
Con la forza dell’amore, tutte le catene sono state spezzate

Tutto ciò che è stato perduto viene ritrovato
in una nuova forma, in un nuovo modo…

 

I miti e le leggende dell’equinozio di primavera, sono moltissimi. Presenti in tutto il mondo, hanno origini antichissime e portano con se simbolismi che, fondendosi con la tradizione cristiana, sono entrati nel nostro quotidiano.

Il mito di Persefone (dal greco Περσεφόνη, Persephónē), detta anche Kore (dal greco Κόρη, giovinetta) ,sposa di Ade, dio degli inferi. Ella passava sei mesi dell’anno (Autunno e Inverno), nel regno dei morti con il marito.

Negli altri sei mesi (Primavera ed Estate), tornava da sua madre Demetra, facendo rifiorire la terra al suo passaggio. Rappresenta un seme che sta sotto terra nella stagione fredda per poi fiorire in primavera.

La leggenda di Ostara dea anglosassone della fertilità, dal quale nome  deriva il termine “Oster” cioè pasqua in tedesco, come anche l’anglosassone “Easter”, che indica sia la pasqua che la primavera. Durante i festeggiamenti in suo onore venivano regalate uova dipinte, e il coniglio veniva utilizzato come simbolo di buon auspicio per la fertilità.

Nella mitologia slava, invece, Živa (pronuncia /ʒiva/), era la divinità dell’amore e dea della fertilità. Spesso viene rappresentata come una giovane donna dai capelli lunghi. Prima della diffusione del Cristianesimo era venerata soprattutto nel territorio oggi ricompreso tra: PoloniaRepubblica CecaSlovacchiaSlovenia e Germania (in particolare la valle del fiume Elba). Il suo nome significa vivere, essere, esistere. Il compagno di Sieba era Siebog, il suo equivalente maschile. Insieme a Rod, la divinità più antica del pantheon slavo, personificazione del destino e del fato, forma una coppia divina spesso simboleggiata da una colomba.

Il denominatore comune di queste leggende è il concetto di rinascita. Dopo il lungo inverno la terra si risveglia, e la natura esplode. Regalandoci colori e profumi. Un ottimo motivo per festeggiare.

Le celebrazioni sono moltissime. Dai druidi a Stonehenge, alla festa egiziana del Al Sham-Nassim, alla nostra Pasqua Cristiana.

Festeggiare il rinnovamento può essere un’occasione per lo spirito di purificarsi. Dal dolore inconscio legato ai ricordi, e da schemi mentali e comportamentali che ci trascinano verso al basso. Elevare l’anima, proprio come Persefone. Che esce dagli inferi per portare la primavera, nuova stagione. Nuovo inizio.

 

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