La prima volta che Marianne Dashwood, creatura romantica e sensibile, incontra il colonnello Brandon, lo definisce come un vecchio noioso.
In effetti il fascino gli manca , è un uomo di oltre trent’anni ( per l’epoca un età considerevole), chiuso in se stesso e taciturno. Con una triste storia alle spalle. Tuttavia è ricco, posato e potrebbe garantire a Marianne un futuro sicuro.
Lei però incontra John Willoughby, scapestrato giovane avventuriero. Pieno di donne e di charme, che la salva , riportandola a casa dopo una brutta caduta. E se ne innamora perdutamente, a discapito di tutte le perplessità e le raccomandazioni di Elinor, sua saggia sorella maggiore.
Marianne brucia di quella passione romantica che fa perdere ogni possibile raziocinio, ogni metro di giudizio. I difetti di lui sono celati ai suoi occhi, è completamente accecata dal sentimento. Non vede, quanto sia meschino, frivolo, immorale. E tanto meno nota la sofferenza del colonnello, che innamorato di lei, si preoccupa di saperla in balia di quel giovane scriteriato.
John Willoughby è il bad boy del 1800. Oggi la situazione non è affatto cambiata. Il fascino del cattivo ragazzo continua a colpirci a tradimento, nei momenti più inaspettati, spesso quando siamo più fragili.
Ma perché ci piacciono i cattivi ragazzi? Generalmente perché sono “pericolosi”, belli, passionali, divertenti. Sono quella categoria di uomini che ti fa girare la testa, ti fa sentire al centro dell’universo. Rappresentano una sfida. L’idea che “l’uomo che non deve chiedere mai” scelga proprio noi è gratificante per il nostro ego. Solitamente ci illudiamo di cambiarli. Ma questo non avviene, mai. Anzi, presto la medaglia si rovescia e passata la fase delle farfalle nello stomaco, arriva la batosta. Il soggetto è inaffidabile, instabile, emotivamente distruttivo. Ci lascerà in lacrime e correrà verso altri lidi…. più convenienti per lui al momento.
Proprio come John Willoughby, che lascia Marianne per sposare Miss Grey e il suo patrimonio di cinquantamila sterline. (Povera miss Grey, probabilmente diventerà Mrs.Corna). Anche se Jane ci fa capire che Willoughby in qualche suo modo distorto è innamorato di Marianne, lo dipinge come un disgraziato. Tanto che Marianne si ammala gravemente e rischia di morire a causa sua.
A questo punto Brandon la salva, ed ecco che il ranocchio. Il triste, vecchio, poco affascinante colonnello, si trasforma in principe. E durante la convalescenza, una disincantata Marianne lo guarderà con occhi diversi. Scegliendo poi di sposarlo e di non soffrire più per amore.
Quello che penso è che serve un compromesso, tra il bad boy e il ranocchio ci sono delle sanissime vie di mezzo.
Nella vita di ogni ragazza facilmente si insinuerà un bello&bastardo che ci farà girare la testa e perdere il raziocinio. Pazienza, anzi ben venga, purché non si soffra troppo e si viva la cosa per quella che è. Un avventura divertente, un capitolo da chiudere dopo poche pagine.
Per quanto riguarda il ranocchio sono perplessa. Il salvatore della patria, il principe azzurro dalla lucente armatura non mi convince per niente. Molto spesso è un ripiego, un rifugio sicuro. Per molte potrà anche andare bene. Ma alla lunga annoia.
Io tra Willoughby e Brandon , nel dubbio, sceglierei Darcy 😉